da 5.000 a 10.000 euro di contributo
È l’incentivo della Regione Basilicata per gli investimenti in beni strumentali materiale e immateriali.
Come funziona?
Possono accedere alle agevolazioni le PMI (micro, piccole e medie imprese), compreso i liberi professionisti che intendono realizzare investimenti in sedi operative ubicate nel territorio della Regione Basilicata e che alla data di inoltro della candidatura telematica siano costituite e attive.
Per i liberi professionisti o associazioni di professionisti avere la partita IVA aperta a tale data e per le professioni ordinistiche (cioè quelle professioni per le quali per esercitare la professione hanno l’obbligo di essere iscritte ad un albo), essere, a tale data, anche iscritte al proprio albo professionale.
Campo di applicazione e intensità dell’agevolazione
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in c/impianti.
L’agevolazione concessa con il presente avviso pubblico è a titolo di “de minimis”, in attuazione del Reg. (UE) n. 1407/2013. L’intensità massima di aiuto è pari al 50% dei costi ammessi sia relativi agli investimenti in beni strumentali (materiali ed immateriali) Si evidenzia che la somma dell’importo degli aiuti a titolo di “de minimis” ottenuti nell’esercizio finanziario in cui è concessa l’agevolazione e nei due esercizi finanziari precedenti non deve superare euro 200.000,00 per beneficiario. Il contributo concedibile non potrà superare euro 100.000.
Settori di investimento ammissibili
- Produzione/Industria
- Artigianato (incluso il settore dell’edilizia)
- Commercio
- Turismo
- Servizi
- Informatica
- Trasporti
- Attività professionali
- Sociale
- Servizi alla persona
- Intrattenimento e benessere
Spese ammissibili
Investimenti in beni strumentali materiali:
– macchinari, impianti, attrezzature varie, arredi, hardware;
– mezzi di trasporto (immatricolati come autocarri cassonati/furgonati).
– spese di ristrutturazione e spese per impianti di cui al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 37 del 22 gennaio 2008 e ss.mm.ii.
Investimenti in beni strumentali immateriali:
– programmi informatici, licenze e Know-How;
– spese connesse all’acquisizione di certificazioni, intese come importo pagato dall’impresa all’organismo certificatore per l’acquisizione della certificazione, nonché le consulenze necessarie al conseguimento delle stesse. Sono agevolabili solo i costi relativi all’acquisizione della prima certificazione con esclusione degli interventi successivi di verifica periodica e di adeguamento ad intervenute disposizioni in materia di certificazione;
– acquisizione di consulenze informatiche e specialistiche.
Spese per la redazione della domanda, l’assistenza alla realizzazione del progetto candidato e la perizia giurata candidato nel limite del 3% degli investimenti ammessi ad agevolazione in beni strumentali (materiali e immateriali)
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